Serafino Balestra, Gerra

Serafino Balestra (Bioggio 10.6.1831 - Buenos Aires 26.10.1886) figlio di Giovanni Paolo e di Angelica, nata Morganti.

 

Serafino Balestra nacque a Bioggio, dove il padre, originario di Gerra Gambarogno, esercitava il mestiere di sarto. La famiglia era ricca di prole (dieci figli, Serafino era il quinto) e povera di mezzi, cosicché il ragazzo dovette inizialmente lavorare col padre.

 

Nel 1843 fu accolto nel Collegio dei Padri Somaschi a Lugano, poi continuò la formazione al Seminario teologico di Como. Si distinse negli studi, tant’è che, ancora chierico, si vide affidare la cattedra di greco al Collegio Gallio. Nel 1856 fu ordinato sacerdote e professore di lettere al Seminario ginnasiale di S. Abbondio della Città lariana. Successivamente, passò a insegnare storia universale, greco e scienze al Liceo diocesano di Como.

 

Serafino Balestra si prodigò pure nella cura dei feriti della battaglia di Solferino ricoverati nel 1859 a Como, tant'è che fu uno dei benemeriti premiati con onorificenza e medaglie da Napoleone III. [1]

 

I suoi interessi spaziavano dall’epigrafia greco-romana all’archeologia passando dalle lingue (imparò il francese, il tedesco, lo spagnolo e l’inglese), e proprio per le sue conoscenze archeologiche nel 1863 gli venne affidato il restauro della Basilica di S. Abbondio. Fu membro della Commissione Archeologica per la Provincia di Como, ottenne importanti riconoscimenti dalla Società Archeologica di Francia e dalla Reale Accademia delle Belle Arti di Milano, che il 23 dicembre 1865 lo elesse membro onorario.

 

In quello stesso anno, Serafino Balestra fu nominato Direttore dell’Istituto delle sordomute di Como. In tale veste, si preoccupò di migliorare il sistema educativo, sin lì imperniato sul metodo grafico-gestuale, impostato sulla scrittura e sull’interpretazione mimica delle lettere dell’alfabeto. Si fece promotore del metodo fonico, ottenendo risultati tanto positivi da vincere le reticenze in un primo tempo manifestate dai suoi oppositori. Si prodigò senza posa per divulgare questo sistema, viaggiando in parecchi paesi europei. La sua indefessa attività gli valse importanti riconoscimenti in Italia e in Francia.

 

Nel 1885, il governo argentino lo invitò a dirigere un istituto per sordomuti a Buenos Aires e nell’aprile del 1886 fu nominato Direttore dell’Istituto nazionale per i sordomuti.

 

L’esperienza ebbe vita breve. Accusato da un medico dell’Istituto di dilapidare i fondi del governo, Serafino Balestra fu destituito dall’incarico. Gravemente malato, trovò asilo all’Ospedale della Colonia Italiana.

 

L’inchiesta ministeriale lo scagionò da ogni imputazione, ma il destino di Serafino Balestra era ormai segnato. Povero e malato, spirò solo e amareggiato in una camera d’ospedale il 26 ottobre 1886, ad appena sette mesi dal suo arrivo nel Paese latino-americano.

 

Nel 1964, il nipote avvocato Luigi Balestra riuscì a traslare le spoglie del sacerdote dal cimitero dov’era sepolto a Buenos Aires a Bioggio nella tomba di famiglia.

 

Oltre a Gerra Gambarogno, altri tre comuni ticinesi - Chiasso, Lugano e Locarno - e la città italiana di Como hanno intestato vie a Serafino Balestra.

 

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[1] Anna Galimberti e Claudio Caporicci, 4. Storia del Comitato di Como, in Costantino Cipolla, Alessandro Fabbri, Filippo Lombardi, Storia della Croce Rossa in Lombardia (1859-1914), Franco Angeli Milano, 2014, p. 150.

 

 

Fonti

Dizionario Storico della Svizzera, Armando Dadò Editore, Locarno, vol. 1, 2002, p. 743.

Anna Galimberti e Claudio Caporicci, 4. Storia del Comitato di Como, in Costantino Cipolla, Alessandro Fabbri, Filippo Lombardi, Storia della Croce Rossa in Lombardia (1859-1914), Franco Angeli Milano, 2014, pp. 608.

Danilo Mazzarello, L’illustradario, - vie e personaggi del Cantone Ticino, Fontana Edizioni, Lugano-Pregassona, 2006, vol 1, pp.42-51.

Danilo Mazzarello, Serafino Balestra - il gambarognese educatore dei sordomuti, in «la Rivista», n. 6, giugno 2015, pp. 77-79.

Danilo Mazzarello, Serafino Balestra - Abate, educatore dei sordomuti, insegnante e archeologo, in «La Turrita», n. 8/9, agosto/settembre 2020, pp. 7-9.

Riccardo M. Varini, Serafino Balestra (1831-1886), in «Bollettino della Società Storica Locarnese», n. 20, novembre 2016, pp. 171-177. Questo contributo contiene un'esauriente bibliografia su Serafino Balestra.

 

 

Targa

Serafino Balestra

Abate, educatore dei sordomuti, insegnante e archeologo

1831-1886

 

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