La Fondazione "Ricovero delle Cinque Fonti" è stata costituita nel 1933 a Gerra Gambarogno in seguito all'iniziativa promossa da alcuni sacerdoti e municipali gambarognesi sensibilizzati dal fatto che “nel Circolo di Gambarogno non esista alcun istituto di beneficienza in aiuto ai bisognosi o che dovendo ricoverare qualcuno dei vecchi di questa regione nei ricoveri già fondati in altre località, si constata in loro una grande ripugnanza ad abbandonare la propria regione e che quindi un ricovero per i vecchi del Gambarogno risponde ad un sentito bisogno" (cfr. atto di Fondazione 22 agosto 1933).
Nell'atto di Fondazione citato lo scopo della costituente ha preso forma con la messa a disposizione di una casa esistente a Gerra Gambarogno, di proprietà dell'Ordinario Diocesano "affinché la stessa possa venir usata al suddetto benefico scopo". La direzione della casa è stata affidata alla Congregazione delle Suore della Santa Croce di Ingenbohl, con l'impegno di prestare cure ed assistenza ad una trentina di anziani. Verso gli anni '60, per ampliare il settore operativo, la Fondazione ha deciso di costruire una nuova casa trasferendo la sede a San Nazzaro. L'inaugurazione ha avuto luogo il 27 novembre 1960. La nuova costruzione comprendeva due sezioni: la casa di cura (per circa 75 ospiti) ed il ricovero (per 45 anziani). Malgrado questa impostazione sono stati accolti sempre più anziani bisognosi di cure poiché le richieste in tal senso erano numerose. Questa tendenza si è confermata anche negli anni successivi (tra il 1960 e il 1970), quando le richieste di ammissione per anziani non autosufficienti costituivanola regola. Questofatto ha convinto le suore della Congregazione, unitamente agli amministratori del Cinque Fonti, ad effettuare un ulteriore ampliamento dell'Istituto.
Il 9 giugno 1975 sono iniziati i lavori di costruzione della nuova ala. Questa comprendeva nove camere per pazienti bisognosi di cure medico-infermieristiche e altre nove per ospiti in convalescenza. In data 11 maggio 1994 la Fondazione Casa CinqueFonti ha inoltrato la richiesta di sussidio per l‘ammodernamento parziale dell‘Istituto. Sulla scorta di indicazioni dipartimentali lo studio di progettazione arch. Geo Pedroietta ha elaborato un piano di ristrutturazione che inglobava i reparti con le camere e i servizi centrali (cucina, riscaldamento, sistema elettrico, gli spazi esterni , i posteggi, la canalizzazione, ecc.). Il credito di costruzione è stato votato dal Gran Consiglio nell‘ ottobre del 1997 e nella primavera del 1998 sono iniziati i lavori di ristrutturazione. A conclusione dei lavori l‘Istituto dispone di una capienza di 81 posti-letto ed è predisposto quale struttura sanitaria per lungo degenti.